giovedì 16 ottobre 2014

Trattorie per camionisti...Oggi non è più un detto sempre affidabile...

Fermiamoci quì che ci sono i camionisti...Fino a molti anni fà questo detto che vedeva i camionisti esperti di luoghi dove si mangia bene e a poco costo oggi è ancora realmente presente in molti luoghi della Penisola italiana ma frastornato e oramai ingannatorio per varie ragioni...La grande varietà degli individui che svolgono l'attività di trasportatori e le cambiate abitudini interiori dovute a multiple motivazioni sia interiori che del mondo esteriore (molte,e quasi sempre di abbassamento della qualità e delle abitudini animiche e psico-fisiche individuali)fanno in modo che tale detto non sia più tanto affidabile come un tempo...Tuttavia vi sono luoghi di ristorazione,ristoranti e trattorie anche da me conosciuti dove ancora esiste una realtà sociale che fà strettamente fede a questo vecchio detto che vede i camionisti buongustai ed esperti di luoghi che tu non vedresti e non sapresti mai che esistono...Ma anche la loro categoria,quella dei camionisti è molto cambiata,nell'interiorità,ed essendo una moltitudine di individui presi anch'essi,sia dal loro livello di coscienza individuale evolutivo,che dalle molteplici abitudini che nella società si possono acquisire ed anche di pessima qualità,moltissimi di loro si accontentano di qualsiasi ambiente giudicato decente...Dal bar,al ristorante alla trattoria,oggi dove vedi dei camion e i relativi guidatori al tavolo non è da considerare sinonimo e"garanzia"che sia un luogo degno di essere provato...Pertanto,dato che i classici luoghi realmente validi e riconosciuti tali dai veri camionisti che sempre,naturalente anche al giorno d'oggi esistono,è necessario fare sempre conto e fede sul nostro intuito e discernimento prima di decidere se è il caso di fermarci a mangiare qualcosa se ce ne è venuta voglia;in modo da evitare delusioni e pessime impressioni non solo sul locale,ma anche e soprattutto su questo vecchio detto che ha realmente motivo di essere tenuto in conto...
Giovanni Paggi.

domenica 12 ottobre 2014

Polpo...In pentola a pressione...

Di solito la pentola a pressione la uso solo per le cose toste...Legumi,cereali integrali e il polpo...Il polpo infatti è uno tra i tosti che faccio finire nella pentola a pressione.La pentola a pressione è ottima per cucinare abbreviando di molto i tempi di cottura di alcuni cibi duri da cuocere sia mettendoli in cottura con solo l'acqua e del sale (a volte neanche quello) per poi una volta cotto abbreviandone il tempo,continuarne la cottura separatamente...Sia invece cuocendo il cibo nella pentola a pressione unendoci i vari ingredienti che occorrono tutti insieme,per poi una volta pronto guarnirlo e condirlo con olii adatti e ulteriori ingredienti per dargli un tocco finale...Di solito io con il polpo faccio così,unisco tutti gli ingredienti,cosa questa necessaria anche a dargli un aroma ed un sapore particolare;la pressione che si crea all'interno della pentola a pressione rompe,distende molto le fibre del cibo abbreviandone la cottura ed allo stesso tempo permette agli elementi degli ingredienti che lo accompagnano in cottura di penetrare molto meglio nella struttura del cibo aromatizzandolo ed insaporendolo al meglio...Quindi Sabato o Domenica faremo questo polpo di 600 grammi che ho preso propio oggi...Io di solito aggiungo circa 600 grammi di acqua potabile di rubinetto ma ulteriormente filtrata con la brocca filtro,un trito di aglio,delle bacche di ginepro,chi vuole anche delle bacche di pepe nero,delle foglie di alloro ed un giusto quantitativo di vino bianco...Nel frattempo la pentola a pressione aperta è già sul fuoco,vi si aggiunge il polpo pulito e lavato ulteriormente,se occorre,si chiude la pentola pressione e si porta a bollore il liquido interno sciegliendo un fornello medio o grande a cui sopra è preferibile metterci una retina spargifiamma che favorirà la diffusione ottimale del calore della fiamma alla pentola...Al fischio tipico della pentola a pressione si abbassa al minimo la fiamma e si inizia a considerare e contare il tempo di cottura che in questo caso dovrebbe essere sufficente in circa 20 minuti con un massimo di 30...Certamente non oltre...Una volta fatta uscire tutta la pressione si apre il coperchio della pentola a pressione e si lascia magari solo al momento il polpo nella sua acqua rimanente di cottura al caldo...Poi di solito io lo condisco con del prezzemolo fresco,olio extra vergine di oliva,del succo di limone e accompagnandolo a delle patate lessate e condite...Utile una salsa greca,oppure una salsa tipica e adatta per pesce cotto,facile da preparare in casa...Di solito,dato che il polpo è già saporito si evita l'aggiunta di sale,anche se grigio integrale che è preferibile usare al posto di quello bianco comune,a volte in cottura nella pentola a pressione posso aggiungervi pochissimo dado di pesce in polvere,ma stiamo parlando di meno di mezzo cucchiaino raso da caffè...Ma quasi sempre è da evitare anche questo in quanto la cottura del polpo in pentola a pressione insaporisce al meglio questo cibo già saporito in natura...
Giovanni Paggi.